Il tumore alla prostata rappresenta il 20% di tutti i tumori maschili, con circa 34.800 nuovi casi, solo nel 2017, soprattutto tra la popolazione over 50, secondo le stime presentate al XIX Congresso Nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica).
Le cause di questo tumore sono ancora sconosciute ma fattori di rischio ormai accertati sono l’età e la familiarità.
Nasce come un nodulo della parte più periferica della prostata e può rimanere tale e decorrere in modo silente, senza alcun sintomo, anche per molti anni, senza andare ad alterare la aspettativa di vita del paziente o la sua qualità di vita.
Esistono però casi di tumori più aggressivi, dove la diagnosi precoce diventa un arma fondamentale tenendo conto che il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è di oltre il 91% se scoperto precocemente.
In questo tipo di tumore la diagnosi non può essere basata sui sintomi: questi compaiono solo tardivamente quando il tumore ha oltrepassato la capsula prostatica e si è diffuso agli organi circostanti e a questo punto della malattia l’opzione “guarigione” è persa.
Fortunatamente per il carcinoma prostatico esiste un programma di screening basato sul dosaggio nel sangue di una sostanza chiamata PSA e sulla semplice esplorazione rettale che permette nella popolazione a rischio (maschi fra 50 e 80 anni) di identificare i soggetti malati.
Lo screening va condotto dallo specialista urologo, ovvero da quella figura medica in grado di comprendere se un incremento del PSA è legato ad una patologia tumorale o ad altre patologie benigne e di inserire il paziente in un corretto percorso diagnostico e terapeutico.
Una semplice visita urologica può, nei soggetti compresi fra 50 e 80 anni, essere quindi un ottima occasione per diagnosticare precocemente il tumore alla prostata ma anche per indagare, comprendere e trattare i numerosi sintomi che spesso i pazienti in questa fascia di età riferiscono e che spesso dipendono da patologie benigne.
Fra queste la fa da padrone l’ipertrofia prostatica benigna ovvero l’accrescimento della prostata verso la parte centrale che si caratterizza per i tipici sintomi irritativi e ostruttivi anche questi meritevoli di attenzione da parte dell’urologo per il rischio di complicanze e per l’enorme impatto sulla qualità della vita del paziente.
Da oggi puoi effettuare una visita urologica completa presso il centro Comedica: se vuoi controllarti, se hai sintomi o semplicemente dubbi sul tuo stato di salute presso il nostro centro sono a disposizione il dott. Vivacqua e la dott.ssa Salvini per indirizzarti verso un percorso diagnostico e terapeutico.