La risonanza magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini, che utilizza i campi magnetici, e non le radiazioni, per fornire un’immagine tridimensionale degli organi interni.
L’estrema precisione dello strumento ha esteso il campo di applicazione anche in ambito cardiaco.
La risonanza magnetica cardiaca consente di valutare in modo approfondito molte funzionalità del cuore.
Cos’è la risonanza magnetica cardiaca?
La Risonanza Magnetica (RM) Cardiaca è un esame diagnostico di secondo livello, effettuato quindi a completamento di un’ecografia o in alternativa alla scintigrafia miocardica.
Grazie all’estrema accuratezza la RM è un esame imprescindibile per la diagnosi di moltissime patologie del cuore e delle valvole cardiache.
Con l’uso del gadolinio, come mezzo di contrasto, la RM al cuore può individuare anche danni pregressi o recenti dovuti a infarti, miocarditi ed infiammazioni.
Quali malattie può individuare la RM al cuore?
Possono essere individuate, grazie alla RM al cuore, diverse cardiopatie come quelle ischemiche, ipertrofiche, congenite, le malattie del pericardio, le miocarditi, valvulopatie, la fibrosi cardiaca.
La RM consente inoltre di verificare patologie vascolari, la funzione ventricolare, la perfusione e vitalità del miocardio, tessuti in necrosi o fibrosi che possono sopraggiungere a seguito di un infarto.
Come si svolge la RM al cuore?
Al paziente supino vengo applicati gli elettrodi che monitorano il battito cardiaco, la pressione e la saturazione.
Vengono poi applicate le bobine che rilasciano gli impulsi necessari allo svolgimento della risonanza.
È di fondamentale importanza che il paziente, oltre a mantenere l’immobilità, collabori trattenendo il fiato: le immagini vengono infatti eseguite nella fase di apnea che deve durare 10/20 secondi.
Il mezzo di contrasto, quando necessario, viene iniettato durante l’esame che dura in media 30/45 minuti.
Come prepararsi alla Risonanza Magnetica cardiaca?
È necessario presentarsi all’esame digiuni da almeno 6 ore.
Per la somministrazione del mezzo di contrasto è richiesto l’esame della creatinina atto a verificare le funzioni renali.
Nel caso di patologie sarà il medico specialista ad informare il paziente.
I portatori di pacemaker o altri dispositivi magnetici non possono sottoporsi all’esame.
Nel caso siano presenti protesi o parti metalliche nel corpo, è importante informare il medico per verificarne la compatibilità.
È sconsigliato lo svolgimento dell’esame durante i primi mesi di gravidanza.