Dal 21 Gennaio è iniziata la Settimana della Prevenzione del Cancro alla Cervice Uterina, che ci ricorda l’importanza dei test di Screening per l’Intimo Benessere delle Donne, consigliati in relazione a fattori di rischio e fasce di età dalle Linee Guida.
Tra i principali fattori di rischio del tumore alla cervice uterina c’è l’Infezione da papilloma virus umano (HPV), comprendente una famiglia di circa 200 ceppi, molti dei quali presentano una predilezione per la trasmissione sessuale. Almeno una dozzina di essi presenta un alto potenziale oncogeno, in grado di trasformare le cellule sane in cellule tumorali. Fortunatamente questo virus può essere eliminato grazie al proprio sistema immunitario.
Alla presenza del virus è importante sommare altri fattori di rischio:
– Inizio precoce dell’attività sessuale
– Partners multipli
– Insufficienza immunitaria
– Assenza di metodi di barriera al rapporto sessuale
– Fumo di sigaretta
– Familiarità con donne affette da questa forma tumorale
– Dieta povera di frutta e verdura
– Obesità
COME PREVENIRE
Sebbene il corretto stile di vita sia un fattore protettivo per le ragazze e le donne, è importante avvalersi dei test di Screening.
Il PAP-TEST è un esame consigliato dai 25 ai 35 anni di età, da eseguire ogni 3 anni e che permette di individuare precocemente le donne a rischio di sviluppare il cancro al collo dell’utero. Se tale rischio risultasse fondato, saranno necessari altri approfondimenti.
Il pap test è molto utile poiché il tumore del collo dell’utero – conosciuto anche come carcinoma della cervice uterina – progredisce lentamente e, se diagnosticato in tempo, può essere curato rispettando l’integrità anatomica e funzionale della zona.
Inoltre, dall’analisi del campione citologico possono essere raccolte informazioni anche sulla presenza di lesioni precancerose, permettendo un intervento precoce, ancor prima che il tumore si sia sviluppato.
Ad oggi è possibile eseguire il PAP TEST anche attraverso la citologia in fase liquida, anziché su vetrino. Questo presenta numerosi vantaggi in termini di sensibilità, adeguatezza del campione (con una riduzione fino al 93% dei prelievi giudicati non soddisfacenti). Inoltre, il campione prelevato può essere utilizzato per altri test molecolari aggiuntivi come la ricerca di DNA o RNA di HPV, evitando un secondo prelievo.
Nelle Donne oltre i 35 anni di età viene invece consigliato di eseguire direttamente l’HPV test, per la ricerca dei Virus responsabili di eventuali lesioni cellulari. Lo screening viene consigliato ogni 5 anni, anziché ogni 3 anni, e viene associato in caso di positività anche all’esame citologico, quindi al Pap-Test.
Presso il nostro Centro è possibile eseguire, in un unico prelievo, PAP-TEST in fase liquida associato a HPV test con tipizzazione; ciò significa che viene evidenziato il virus presente per rivelare se appartenente al gruppo dei ceppi più aggressivi, quelli ad alto rischio, con contemporaneo esame di eventuali lesioni precancerose. Tutto attraverso un unico prelievo.
COME PREPARARSI ALL’ESAME E COME SI ESEGUE
Il Pap-Test e l’HPV test non possono essere eseguiti in presenza di ciclo mestruale.
Prima dell’esame sarebbe sufficiente seguire alcuni consiglio:
– astenersi dai rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono il prelievo
– evitare di eseguire lavande vaginali nelle 24 – 48 ore precedenti l’esame
– evitare l’uso di farmaci per via locale come candelette, ovuli o creme vaginali; nel caso siano in corso terapie di questo tipo, occorre sospenderle 3 giorni prima del test se possibile o posticipare l’esame.
Entrambi gli esami vengono eseguiti tramite un prelievo a livello della cervice uterina, su lettino ginecologico. Possono eseguire l’esame il ginecologo o l’ostetrica. L’esame è indolore e rapido, e viene preceduto da un colloquio conoscitivo per favorire l’educazione della paziente e rispondere ad eventuali domande.
Dr.ssa Jessica Li Gobbi
Ostetrica