LA LESIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE
Nell’articolazione del ginocchio vi sono due legamenti crociati uno anteriore ed uno posteriore, la cui funzione è quella di impedire il movimento di traslazione anteriore e posteriore della tibia rispetto al femore. Si chiamano crociati proprio perché si incrociano al centro dell’articolazione. Il legamento crociato anteriore (L.C.A.) è dunque uno dei cardini della stabilità del ginocchio. Con il dilagare dello sport di massa, negli ultimi anni , spesso eseguito senza opportuna preparazione atletica, la frequenza della lesione del L.C.A. è decisamente aumentata rispetto al passato, soprattutto in sport quali il calcetto, il calcio, lo sci ed il tennis. La lesione totale del L.C.A. necessita nei giovani sportivi di una ricostruzione chirurgica. Nel caso in cui non venisse ricostruito infatti, rimanendo una articolazione instabile, il rischio di subire ulteriori traumi ad altre strutture importanti (menischi ed altri legamenti articolari) e la possibilità di una precoce usura delle cartilagini (Artrosi) sarebbero estremamente elevati. Il movimento responsabile della rottura del legamento è quello di torsione sull’asse verticale con dislocazione anteriore del ginocchio. È in questo momento che lo sportivo ha l’impressione che il ginocchio si sublussi con una sensazione di “crack” intrarticolare. Il dolore puo’ essere acuto ed immediato ed il ginocchio puo’ gonfiarsi per la presenza piu’ o meno cospicua di un versamento articolare. La diagnosi di lesione totale del L.C.A. si basa sull’esame clinico eseguito da uno specialista con alcuni test patognomonici (Jerk test, Lachman test, Pivot Shift, Cassetto anteriore). Di scarso significato sono in questi casi gli esami morfologici come T.A.C. e R.M.N. che non aggiungono conferme alla nostra diagnosi. Notevolmente importanti sono invece le valutazioni biomeccaniche per lo studio dello stato funzionale e muscolare dell’arto. Esse vanno eseguite nel pre-operatorio per la decisione del migliore timing chirurgico e nel post-operatorio come indagine comparativa nella fase finale della riabilitazione. Le tecniche chirurgiche con le quali è oggi possibile ricostruire il L.C.A. si eseguono in artroscopia con una piccola sonda ottica e con altri specifici strumentari che lavorano all’interno dell’articolazione attraverso due fori di 3 mm. Nella maggior parte dei casi si sostituisce il legamento lesionato con tessuto tendineo (3° medio del tendine rotuleo o gracile e/o semitendinoso) prelevato dal paziente stesso e fissato all’interno dell’articolazione con mezzi di sintesi (viti). La riabilitazione del ginocchio operato di ricostruzione del L.C.A. è essenziale per ottenere un buon risultato e viene effettuata immediatamente dopo l’intervento secondo schemi ben precisi dettati dal chirurgo e dal riabilitatore a seconda della tecnica utilizzata e delle lesioni associate. L’obiettivo è una ripresa rapida della funzionalità articolare con un ritorno alle normali attività quotidiane in circa 4 settimane durante le quali il paziente dovrà indossare un tutore nei primi giorni e deambulare con stampelle canadesi senza appoggiare sull’arto operato. La ripresa dell’attività sportiva è invece prevista dopo tre mesi dall’intervento.
Dr. Fabio Lamperini