Il dolore alla spalla è un patologia estremamente frequente che può colpire tutte le età ma soprattutto dopo la quinta decade, quindi tra i 40 e 50 anni, a causa dell’usura dei tendini.
Cos’è l’artralgia?
L’artralgia, che comunemente viene riconosciuto come dolore alla spalla, è il termine con cui i medici indicano la presenza di dolore a una o più articolazioni.
Quali sono i soggetti maggiormente a rischio del dolore alla spalla?
Tra i soggetti maggiormente a rischio troviamo lavoratori che utilizzano sistematicamente la spalla o sportivi che ripetono la stessa gestualità come i tennisti o i pallavolisti.
Quali possono essere le cause di dolori alla spalla?
Le cause possono essere molteplici come le lesioni della cuffia dei rotatori, tendiniti acute o croniche come quella del sovraspinoso o del capo lungo del bicipite, borsiti subacromiali o artrosi gleno-omerali.
E i sintomi più comuni?
Il sintomo principale delle lesioni della cuffia è il dolore alla spalla che aumenta di notte e nei movimenti di elevazione del braccio. Al dolore si associa la perdita della forza dell’arto interessato e il paziente non riesce ad eseguire anche gesti quotidiani come pettinarsi o vestirsi.
Cosa fare se il dolore alla spalla persiste?
La diagnosi di questa patologia è clinica e morfologica. Oltre a segni clinici specifici si consiglia sempre di eseguire una risonanza magnetica per ottenere informazioni complete sia sullo stato osseo che sui tessuti molli.
Qual è in genere l’iter del trattamento per l’artralgia?
Il trattamento ovviamente prevede una serie di livelli differenti in base alla patologia in essere.
- La fisioterapia è sicuramente necessaria. Sarà necessario effettuare esercizi di mobilizzazione attivi e passivi della spalla, una terapia fisica come la tecarterapia, il laser e gli antiinfiammatori.
- Come secondo step si prevede l’uso di infiltrazioni con cortisonici o acido ialuronico a seconda della caratteristica della lesione.
- Il trattamento chirurgico che generalmente si effettua in artroscopia, tranne nei casi di artroprotesi per artrosi gleno-omerale, si esegue solo se le altre terapie non hanno portato al miglioramento auspicato.