La disciplina che si occupa dello studio, diagnosi e cura del muscolo più grande e importante del corpo umano, il cuore, è la cardiologia; il medico che si occupa delle malattie cardiovascolari, che colpiscono cuore e arterie, è il cardiologo.
Quali sono le patologie cardiologiche?
Le patologie cardiologiche, acquisite o congenite, sono molteplici e di varia natura.
Per cardiopatia congenita si intende una malformazione che interessa il cuore semplice o complessa, presente già dalla nascita e spesso imputabile a fattori genetici o familiari.
Nei casi più gravi può rendersi necessario un trattamento medico o chirurgico già nei primi giorni o mesi di vita. In oltre il 30% dei casi le cardiopatie congenite si risolvono spontaneamente.
Rientrano tra le principali cardiopatie congenite i difetti interatriali o inteventricolari, il soffio al cuore e le aritmie.
Le cardiopatie acquisite sono, invece, le cardiopatie che si manifestato nel corso della vita, imputabili a altre condizioni o fattori esterni. Alcune patologie possono essere ricondotte a malformazioni ma, nella maggior parte dei casi, sono i fattori di rischio che espongono i pazienti a patologie cardiocircolatorie.
Tra le principali cardiopatie acquisite si segnalano l’ipertensione arteriosa, le coronopatie, gli scompensi cardiaci, la pericardite, un’infiammazione della membrana che avvolge il cuore, la cardiopatia ischemica, il mancato o ridotto afflusso di sangue, che comporta l’infarto miocardico o l’angina pectoris.
Quali sono le cause delle cardiopatie?
Le patologie cardiocircolatorie sono imputabili a molteplici fattori di rischio: basti pensare infatti che la prima causa di morte e invalidità in Italia è imputabile a malattie cardiovascolari; secondo i dati ISTAT del 2018 si parla del 34,8% dei decessi.
L’alimentazione errata, l’abuso di alcol, il fumo, la vita sedentaria, ma anche la familiarità e l’età sono tra le principali cause di malattie cardiovascolari.
Come prevenire le patologie cardiologiche?
È importante adottare uno stile di vita sano con un’alimentazione povera di sodio, che limiti i grassi animali, che sia ricca di frutta, verdura e legumi: alimenti che mantengono la colestorelemia ottimale e contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa.
Praticare una regolare attività fisica, non fumare, non usare sostanze nocive e limitare il consumo di alcolici sono pratiche che ovviamente riducono nettamente i fattori di rischio.
Un altro aspetto da non sottovalutare sono i sintomi tra cui affanno, capogiri, palpitazioni, dolore toracico e sincope: nel caso sopraggiungano devono essere prontamente segnalati al proprio medico che procederà al monitoraggio.
Allo stile di vita regolare, è fondamentale associare, inoltre, la prevenzione costante e prevedere visite cardiologiche periodiche in abbinamento a prestazioni specialistiche.
Che cosa prevede la visita cardiologica?
La visita cardiologica è necessaria per escludere, diagnosticare e monitorare i disturbi cardiologici, le patologie cardiovascolari, seguire pazienti con protesi valvolari, individuare cardiomiopatie o malattie delle valvole cardiache.
Presso Comedica è possibile eseguire visite cardiologiche complete ed accurate, a cui associare prestazioni specialistiche di alto livello quali elettrocardiogramma, anche sotto sforzo con cicloergonmetro, ecocardiogramma, ecocolodoppler, ecocolordoppler carotideo, holter cardiaco, holter pressorio.
Il cardiologo dopo aver eseguito una anamnesi del paziente e una visita completa di auscultazione del cuore e misurazione della pressione arteriosa generalmente procede con l’esecuzione di un elettrocardiogramma per verificare l’attivita del cuore ed eventuali alterazioni del ritmo. In alcuni casi può ritenere opportuno approfondire ulteriormente la visita effettuando un ecocardiogramma.
Cos’è l’elettrocardiogramma (ECG)?
L’ECG (abbreviazione di elettrocardiogramma) è un esame semplice, e non invasivo, che monitora e registra il ritmo del cuore al fine di rilevare la presenza di patologie di natura meccanica o elettrica.
L’elettrocardiogramma può essere eseguito sia a riposo, mentre il paziente è sdraiato sul lettino, o sotto sforzo mentre pedala su una cyclette o cammina su un tapis roulant.
Se effettuato a riposo consente di diagnosticare aritmie, ischemie, infarti, effetti indesiderati di alcuni farmaci o alterazioni degli elettroliti ematici.
Per valutare il comportamento della pressione e del ritmo cardiaco durante il lavoro fisico, ed individuare sintomi di sofferenza cardiaca, l’elettrocardiogramma deve essere effettuato sotto sforzo.
Non è richiesta alcuna preparazione per lo svolgimento dell’esame: al paziente vengono applicati 10 elettridi che registrano l’attività elettrica del cuore e la stampano su un tracciato grafico.
Cos’è l’ecocardiogramma?
L’ecocardiogramma o ecocardiografia è un’ecografia del cuore: uno strumento di diagnostica per immagini che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare la morfologia del muscolo cardiaco, delle valvole e del flusso di sangue.
Grazie agli impulsi sonori emessi dalla sonda, appoggiata sulla superfice del corpo, il sistema rielabora l’immagine in tempo reale del cuore e la mostra sullo schermo.
Ci sono diversi tipi di ecocardiogramma:
- transoracico standard
- transesofageo la sonda viene utilizzata in via endoscopica per individuare patologie difficilmente diagnosticabili con l’esame standard (rare malformazioni, vizi valvolari etc.)
- ecocardiogramma color-Doppler evidenzia il flusso ematico con particolare precisione grazie alla tecnica color-doppler
- ecostress o da sforzo eseguito a seguito di un’intensa attività fisica.
Il metodo diagnostico dell’ecocardiogramma non è invasivo, è indolore e privo di controindicazioni: può essere pertanto effettuato frequentemente da qualsiasi paziente, anche donne in gravidanza.
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