Cause male di schiena: esami da fare

La risonanza magnetica in piedi per un efficace diagnosi sul mal di schiena

La risonanza magnetica in piedi è uno dei migliori sistemi per effettuare una diagnosi più accurata sul mal di schiena, inoltre essendo aperta permette ai pazienti claustrofobici di affrontare l’esame in serenità.

Il mal di schiena è senza dubbio una delle patologie più frequenti che colpisce tutte le età, causando una riduzione importante delle attività quotidiane sportive o lavorative. Da cosa può essere causato e quali i migliori esami a cui sottoporsi? Per la schiena meglio tac o risonanza?

Questo disturbo è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la prima causa di disabilità al mondo e soltanto questo spiega quanto sia importante capire da cosa derivi e individuarne in modo tempestivo le cause scatenanti.

Quali sono le possibili cause del mal di schiena?

Le cause possono essere molteplici:

  • meccaniche ☞ come le problematiche del disco intervertebrale
  • osteoporotiche ☞ come nelle fratture da fragilità
  • degenerative ☞ come nelle artrosi o nella stenosi del canale vertebrale

Altre cause sono quelle posturali derivate dall’assunzione di posizioni o  abitudini sbagliate a lavoro o nella gestualità sportiva, fattori di stress che portano a contratture muscolari o anche il peso eccessivo.

Esami per mal di schiena. Quali effettuare?

La diagnosi per stabilire la causa del mal di schiena è sempre clinica e deve essere necessariamente fatta da un medico specialista che si avvale di indagini morfologiche come la radiografia, la risonanza magnetica o la tac in casi particolari.

L’esame più frequente è la risonanza magnetica alla schiena e nello specifico quello gold standard è attualmente la risonanza magnetica in piedi (ortostatismo) perché evidenzia patologie da carico altrimenti non ben diagnosticabili nelle posizioni standard.

Risonanza magnetica in piedi

Quali sono i possibili trattamenti del mal di schiena?

Non c’è una unica cura per il mal di schiena, il trattamento parte infatti sempre dalla ricerca dei fattori che possono incidere negativamente sull’insorgenza della patologia.

Correggere le posture o le gestualità implicate, la riduzione ponderale, rinforzare la muscolatura addominale ed elasticizzare quella lombare, eseguire esercizi per il mal di schiena come quelli posturali di scarico o il posizionamento di ortesi sono le basi di un trattamento adeguato.

A queste attività si associa poi una terapia farmacologica atta a risolvere situazioni infiammatorie che possono generarsi sia per via parenterale sia con infiltrazioni di varie sostanze come cortisonici, anestetici od ozonoterapia eseguiti da specialisti del settore.

Risonanza magnetica schiena. Quando dura?

  • 10 minuti di preparazione
  • 30 minuti di risonanza per ogni tratto da esaminare

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Dott. Fabio Lamperini (direttore sanitario)